Le variabili in mountain bike sono infinite e può succedere in moltissimi modi diversi di cadere ma, in generale, esistono delle situazioni più comuni per analizzare i momenti più critici e cercare di applicare la tecnica di guida per cadere meno.
I SALTI
Saltare è bellissimo, a prescindere che sia un salto grande o piccolo, la sensazione di essere in aria è libidinosa.
Chi salta può essere intimidito da questa abilità perché cadere su un salto non è mai divertente e visto le forze che si generano, senza controllo dei comandi, è uno dei momenti dove ci si può fare più male.
La situazione più critica e comune è andare giù di punta con l’anteriore che atterra troppo presto.
L’errore è di portare il peso in avanti già a inizio manovra causando il famoso “Over The Bar”, ovvero il ribaltamento.
Per le mountain bike bi-ammortizzate un altro elemento per il quale può verificarsi questa circostanza è la regolazione dell’ammortizzatore. Una regolazione dell’estensione troppo veloce può innescare la rotazione in avanti se non siamo pronti ad assorbirla e compensarla con il corpo.
Ma non finisce qui perché anche atterrare di traverso, con il posteriore fuori dalla linea disegnata dall’anteriore, può causare una rovinosa caduta. Atterrando con le ruote fuori asse ci vuole più tempo per recuperare l’assetto ed è facile andare fuori dal sentiero al momento dell’atterraggio o peggio essere disarcionati.
Per evitare condizioni potenzialmente critiche è quindi necessario ripassare le basi. Bisogna approcciare in maniera corretta la rampa, con la tecnica del manual e bunny-hop.
Bisogna realizzare il proprio bagaglio di esperienza, arrivando per gradi a salti di diverse ampiezze e velocità.
Ciò permetterà di assimilare i tempi e i movimenti nel modo più corretto e sicuro per affrontare le fasi aeree dei salti.
I DROP
Potrebbero far parte dei salti eppure i drop presentano un errore che è doveroso analizzare con attenzione.
Lo abbiamo menzionato prima, l’Over The Bar, cioè il ribaltamento.
Differentemente dai salti dove c’è una rampa che “spara” verso l’alto sui drop è facile arrivare al ribaltamento per via della mancanza improvvisa di terreno sotto le ruote.
L’errore più comune è di affrontare un drop copiandolo. L’anteriore va giù rapidamente e l’impossibilità di compensare a sufficienza con il peso del corpo la rotazione della Mtb provoca il ribaltamento.
Così per affrontare in sicurezza un drop è necessario imparare il movimento del manual. In questo modo spostiamo il peso sulla ruota posteriore e la mountain bike proseguirà senza cadere in basso con l’anteriore.
La velocità e l’intensità del movimento dipenderà da quanto veloci o lenti ci avvicineremo al drop.
Più saremo lenti e più andrà enfatizzato il movimento.
L’importante su salti e drop è prepararsi prima della fase critica. Smettere di pedalare, bilanciarsi con il corpo e non frenare.
LE RADICI
Le radici sono parte del trail quando sono asciutte, ma bagnate sono il peggior nemico del biker.
Diventano scivolosissime, come ghiaccio, e spesso non ti accorgi di loro per come si mimetizzano sul sentiero.
Appena le ruote passano sopra inizia la lotteria e se scappa via, spesso non lasciano il tempo per alcuna reazione.
Così una volta che abbiamo mani, gomiti e spalle piene di terra quello che possiamo fare per evitare di cadere in mountain bike sulle radici è alzare lo sguardo e reagire in anticipo a cosa si presenta davanti.
L’errore più comune è di sottovalutare la velocità di approccio e l’angolo di “attacco” delle radici.
E’ importante invece essere pronti mentalmente che può succedere di tutto, utilizzare una velocità consona alle nostre capacità di reazione, guardare avanti e quando possibile aggiustare la linea per prendere le radici più perpendicolari possibili e alleggerendo il carico sulle gomme.
PERDERE L’ANTERIORE
Può capitare di perdere grip all’anteriore e dare la classica facciata in terra, eppure anche questa situazione si può in qualche modo evitare, perché è quasi sempre una questione di alzare lo sguardo, regolare la velocità e distribuire al meglio il peso sulle due ruote.
Quando stiamo per affrontare una curva è meglio rallentare un po’ rispetto alla velocità con la quale pensiamo di poter entrare, condurre la bici evitando di toccare i freni e cercando di forzare una volta inseriti in curva.
Questo ci permetterà di sentire quando le gomme inizieranno a scivolare e conseguentemente aggiustare la nostra posizione e la distribuzione del peso sugli assi delle ruote.
Quando inizia a scivolare può essere molto utile tirare fuori il piede interno e utilizzarlo come appoggio, come terza ruota per evitare di cadere rovinosamente.
Spesso però la perdita dell’anteriore è dovuta ad una scelta della linea sbagliata, troppo sporca e con poco grip, e all’utilizzo del freno anteriore a bici piegata.
Alzate lo sguardo e mettete le ruote dove pensate sia meglio e assolutamente evitate di toccare il freno anteriore!
In conclusione…
Per evitare di cadere in mountain bike la cosa più importante è guardare avanti ed essere confidenti e rilassati.
Una volta che questi movimenti diventeranno automatismi prederete consapevolezza delle vostre capacità e potrete anche superare in sicurezza i vostri limiti spingendovi oltre a piccoli passi.
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