Chi pedala davvero sa di cosa stiamo parlando.
Non è solo stanchezza.
Non è fame nel senso classico.
È blackout energetico, confusione mentale, muscoli che non rispondono più e quel senso di vuoto che arriva all’improvviso, senza preavviso – se hai sbagliato tutto prima.
Le “crisi di fame” (o bonk, per dirla all’anglosassone) non sono solo episodi fastidiosi. Per una Guida MTB, per chi sta fuori ore e ore in ambienti tecnici, o per chi affronta gare endurance, sono un rischio reale, da affrontare con metodo. E con rispetto.
🔬 Crisi di fame: cosa succede dentro il corpo?
Durante uno sforzo prolungato, il corpo attinge ai depositi di glicogeno nei muscoli e nel fegato. Queste riserve però sono limitate. Una volta esaurite, l’organismo passa alla combustione dei grassi, processo molto meno efficiente.
👉 Risultato?
- Caduta verticale della performance
- Vertigini, sonnolenza, confusione
- Blocchi muscolari
- Rallentamento della frequenza cardiaca
- A volte nausea e disorientamento
Chi ha vissuto una crisi vera lo sa: non si tratta solo di “mancanza di energia”, ma di collasso metabolico temporaneo. Da evitare. Sempre.
📊 La prevenzione parte molto prima della salita
Prevenire il bonk è questione di strategia alimentare, esperienza, e disciplina.
Non c’è spazio per improvvisare.
✅ 1. Pre-ride: carburante a rilascio lento
Almeno 2 ore prima, serve una colazione funzionale:
- Carboidrati complessi (avena, riso integrale, pane ai cereali)
- Grassi buoni (burro d’arachidi, frutta secca)
- Proteine leggere (uova, yogurt greco)
- Idratazione già avviata con acqua + elettroliti
Niente zuccheri raffinati, niente junk food: devono entrare zuccheri lenti, quelli che durano.
✅ 2. Durante l’uscita: alimentazione oraria, non istintiva
Il principio è semplice: non devi mai avere fame.
Il timing è più importante del contenuto.
Ogni 40-50 minuti, vanno reintegrati:
- 30-50g di carboidrati rapidi (maltodestrine, fruttosio, glucosio)
- Un po’ di sodio e potassio con liquidi (evitando eccessi)
Barrette, gel, frutta disidratata: tutto va bene, se è testato e tollerato dal tuo corpo.
💡 Pro tip: alternare consistenze tra solido e liquido aiuta anche la digestione e l’assorbimento.
✅ 3. Idratazione: sempre, con costanza
L’acqua non basta. Serve un equilibrio costante tra:
- Liquidi (non ghiacciati!)
- Sali minerali
- Zuccheri in soluzione
Bevande isotoniche ben formulate (come quelle di Ethic Sport, tra le più usate nei raduni delle Guide) fanno una differenza enorme. Soprattutto in giornate calde o tappe lunghe.
🧠 Alimentazione per chi guida… e deve anche pensare per gli altri
Le Guide MTB non pedalano solamente.
Devono gestire un gruppo, leggere il terreno, prevedere imprevisti e intervenire in caso di difficoltà.
La lucidità, la prontezza e l’energia devono durare tutto il giorno, anche sotto stress.
Ecco perché l’alimentazione funzionale per una guida è diversa da quella del semplice escursionista:
- Pre-carico strategico la sera prima (piatti a base di riso, legumi, patate)
- Colazione strutturata, mai saltata
- Piano di reintegro scritto e rispettato (in pratica: mangiare anche senza fame)
- Snack specifici a portata di mano, anche per i clienti in difficoltà
Ethic Sport offre formati pensati proprio per i professionisti del trail, con prodotti testati sul campo dalle Guide delle Accademie Nazionali.
🧪 I prodotti funzionali: cosa usare davvero
Ecco cosa non deve mancare nello zaino o nella tasca della maglia (in base al tipo di uscita):
Tipo di prodotto | Quando usarlo | Cosa offre |
---|---|---|
Gel rapidi | In salita, sforzi intensi | Zuccheri semplici, subito disponibili |
Barrette a doppio strato | In pausa, su pendenze facili | Carboidrati + proteine |
Bevanda isotonica | Continuamente | Liquidi + sali + zuccheri |
Recovery post-ride | Subito dopo il rientro | Reintegro + ricostruzione muscolare |
🔍 I ciclisti professionisti li usano regolarmente anche in condizioni estreme: parliamo di prestazioni garantite, digestione facile e assorbimento rapido.
🚨 Quando il bonk arriva (e sei in mezzo al nulla)
Se è troppo tardi, e la crisi è già iniziata:
- Fermati subito
- Assumi zuccheri semplici (gel o bustine di miele)
- Bevi lentamente ma con continuità
- Aspetta 10-15 minuti. Il corpo deve riaccendersi.
- Riparti piano, ma non a stomaco vuoto
⚠️ Se accompagni un gruppo, tieni sempre una razione d’emergenza in più per il cliente impreparato. Succede molto più spesso di quanto si pensi.
📚 Curiosità tecnica: il caso Andy Schleck (Tour de France 2010)
Durante una tappa chiave del Tour, Schleck attacca.
Poi all’improvviso cede. Le gambe mollano, il viso si spegne.
Crisi di fame.
Aveva sbagliato il rifornimento nei chilometri precedenti.
Risultato? Perde il Tour.
Un episodio famoso che dimostra una verità semplice:
🔋 senza energia, non sei nessuno. Neanche se sei il più forte del gruppo.

🎯 Conclusione
Le crisi di fame in MTB non sono un caso. Sono una conseguenza diretta della scarsa preparazione nutrizionale.
Per evitarle, serve un approccio professionale:
- Programmazione
- Costanza
- Prodotti testati e studiati per la performance
Che tu sia una Guida, un agonista o un appassionato delle lunghe distanze, impara a nutrirti come un ciclista evoluto.
💡 Non aspettare di avere fame per mangiare, né sete per bere. Aspettare è già un errore.