Ci siamo passati tutti. Parti sparato, entri in curva pensando di essere sulla linea giusta… e ti ritrovi a correggere, allargare, frenare troppo tardi. O peggio: sei giù dalla bici. La verità è che le curve sono il vero banco di prova per chi guida MTB in modo tecnico, veloce e consapevole.
E quando parliamo di curve “serie” — strettissime, cieche, su fondi instabili, in velocità — serve un bagaglio di competenze che va ben oltre il classico “apri–chiudi–rilancia”.
Vediamole insieme, senza schemi da manuale, ma col tono di chi le ha sbagliate tutte… e poi ha imparato a farle bene.
🎯 Prima di tutto: dove guardi?
Se guardi davanti alla ruota, sei già in ritardo.
La visione è l’anticipo di tutto: ogni curva inizia con lo sguardo ben oltre il punto di corda, verso l’uscita. Non devi solo vedere la traiettoria, devi “sentirla” prima ancora di entrarci. È un istinto che si allena, e quando arriva, ti cambia la guida.
💡 Un trucco semplice: scegli un trail che conosci bene e forzati a sollevare lo sguardo nei tratti tecnici. Fallo consapevolmente, curva dopo curva. Noterai che il corpo inizia ad allinearsi da solo.
✋ Frenare è un’arte (e si fa prima della curva)
Uno degli errori più difficili da disinnescare è la frenata dentro la curva. È quasi un riflesso di difesa, ma ogni volta che lo fai stai chiedendo troppo alla bici.
La chiave è anticipare. Freni prima, modulando bene, e poi lasci scorrere. In curva, al massimo tocchi appena il posteriore — se serve. Ma è roba da dosare col contagocce.
E se il terreno è instabile? Ancora più importante essere fluidi. Evita movimenti bruschi e lascia che la bici galleggi sul trail.

🧭 La linea giusta non è sempre la più ovvia
Sì, il classico “larga–stretta–larga” funziona, ma solo se lo sai adattare. In certi tratti stretti o in single track, non hai lo spazio per interpretare, devi semplicemente leggere al volo e decidere: chiudo subito o tengo aperto per la curva dopo?
Qui entra in gioco l’esperienza sul campo. Guardare tutorial serve, ma è il riding che ti insegna quando fidarti dell’istinto e quando no.
✴️ Un buon esercizio è ripetere una curva tecnica più volte cambiando la linea ogni giro. Ti sorprende quanto cambia la bici (e la fiducia) solo spostandoti di 30 cm.
⚖️ Peso, corpo, gravità: la triade da dominare
Il corpo è parte attiva della curva. Non sei sopra la bici, sei dentro la curva insieme a lei.
👉 Piega il busto, ma sposta il peso esterno
👉 Spingi sul pedale giusto, ma resta pronto a variare
👉 Carica l’anteriore in ingresso se ti manca grip
Molti pensano che la tecnica sia tenere “la posizione corretta”, ma in realtà la bravura sta nel muoversi continuamente. Il peso va adattato centimetro per centimetro, con consapevolezza.
💨 L’uscita è il vero obiettivo
Una curva non si affronta per entrare bene, ma per uscirne meglio. Il vero punto è quanto riesci a rilanciare subito dopo.
Se esci impiccato, frenato o sbilanciato, stai buttando via energia.
Se invece hai tenuto la linea giusta, senza frenare troppo, col corpo nella posizione corretta… boom, esci in progressione. Ed è lì che il riding cambia marcia.
🎓 Vuoi farne una competenza solida? Fallo con metodo
Molti biker imparano col tempo — cadendo, riprovando, osservando. Ed è giusto così. Ma se vuoi fare un salto reale, che metta insieme sicurezza, controllo e velocità, allora vale la pena formarsi seriamente.
Il Corso Guide MTB dell’Accademia Nazionale del Ciclismo non è solo per chi vuole accompagnare altri: è un percorso che ti mette davanti a ogni tipo di curva, su ogni tipo di terreno, con feedback costante e tecniche applicate subito sul campo.
Non è una scuola “da libretto”, ma un’esperienza diretta con formatori che vivono la MTB tutti i giorni.

🧠 In sintesi? La curva è un mindset
Ogni curva è una sfida. Ma anche una lezione. Imparare a curvare meglio significa:
✔️ Saper leggere prima
✔️ Frenare meno ma meglio
✔️ Usare il corpo come leva
✔️ Cercare la traiettoria migliore, non la più comoda
✔️ Uscirne pronti a ripartire
E soprattutto, imparare ad avere fiducia in sé stessi. Perché in curva non puoi fingere: o ci stai dentro, o la curva ti butta fuori.